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Per la sua natura di parco abitato, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini
offre ai visitatori un patrimonio di musei che assicurano esperienze
umane e culturali indimenticabili: arte, storia, natura, tradizioni,
leggende, tutte sotto lo stesso cielo.
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MUSEO ANTROPOGEOGRAFICO
Un museo che insegna a interpretare e riconoscere i molteplici paesaggi
del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Ad
Amandola. |
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MUSEO DEI MANOSCRITTI LEOPARDIANI
Preziosi manoscritti autografi del grande poeta in un museo
nel cuore dei Monti Azzurri. A
Visso.
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MUSEO PINACOTECA CIVICA
FORTUNATO DURANTI 150 opere dal gotico al neoclassico in una eccezionale Pinacoteca
tra le montagne.A Montefortino. |
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MUSEO DELLE CARBONAIE
Un museo sull'arte di fare il carbone: un mestiere tradizionale
dagli antichi segreti. A Cessapalombo. |
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MUSEO DELLA GROTTA
DELLA SIBILLA Tutto il fascino di un passato
in cui arte, storia e letteratura si sono sposate con leggenda e magia.
A Montemonaco. |
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MUSEO DELLA NOSTRA
TERRA Il mestiere di vivere, gli oggetti e
le tradizioni della civiltà rurale dell'alto maceratese. A
Pieve Torina. |
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GLI ALTRI MUSEI DEL PARCO |
Arquata del Tronto
Museo d'Arte Immanente
Via Valle Romana, 21
Il museo si sviluppa in parte all'aperto, in un parco dove si possono
ammirare sculture in bronzo e installazioni, e in parte al chiuso
dove sono esposte altre opere d'arte immanente, tra cui opere di P.Pierpaoli,
E. Albani, N. Luzi, I. Stella, G. Rossi, M. Korzeniecki.
Bolognola
Museo - Mostra permanente
Via L. Maurizi
non accessibile
Mostra permanente Filippo Marchetti in continuo ampliamento
Esposizione di spartiti, musica, foto, libri strumenti e oggetti appartenuti a Filippo Marchetti.
Castelsantangelo sul Nera
Centro Visita del Cervo
Via Del Parco della Rimembranza
È un ecocentro composto da due strutture: il Centro Visita
e il Centro Faunistico. Nel primo sono stati ricostruiti gli ambienti
tipici del Parco: la faggeta in inverno, il bosco di querce ed aceri
in autunno, gli ambienti umidi e le sorgenti, i piani carsici e le
alte vette, un acquario con gli anfibi e un plastico dei Monti Sibillini.
Ampio spazio è dato alla sezione dedicata al cervo. Sono presenti
una postazione multimediale e uno spazio dove i bambini potranno dipingere
e disegnare il Parco visto con i loro occhi. Il Centro Faunistico,
esteso su una superficie boscosa di 29 ha, è stato strutturato
anche per avviare l'interessante intervento
di reintroduzione di questa specie estinta in epoca storica e recente,
nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Fiastra
Museo Civico e archivio storico
Civica residenza
Via Roma, 1
Accessibile
Sono conservati importanti documenti storici tra cui gli statuti del Castrum Flastrae del 1436.
L’archivio comprende documenti dal 1436 al 1970 ed è diviso nelle seguenti sezioni: Antico regime, Regno d’Italia,
Restaurazione pontificia, Post-unitario Stato Civile, Archivi aggregate.
Montefortino
Museo Comunale Diocesano di Arte Sacra
Palazzo Leopardi (III Piano), Lgo Duranti n. 5,
struttura accessibile
Ospitato nell’ultimo piano di Palazzo Leopardi, contiene opere ed arredi sacri provenienti da chiese del capoluogo e,
in misura minore, da diverse chiese delle frazioni del Comune di Montefortino. Allestito in accoglienti locali arricchiti da vecchie travi
in legno e finiture in travertino e cotto, ospita opere di importanti artisti come: Simone De Magistris (Caldarola1538 - 1611),
Domenico Malpiedi (San Ginesio 1593 - 1651), Giuseppe Ghezzi (Comunanza 1634 - Roma 1721), un’incantevole Madonna
col Bambino trecentesca ed un Cristo Morto a grandezza naturale del sec. XVI.
Museo faunistico dei Sibillini
(Raccolta dell’avifauna della Marche) - Proprietà privata
Palazzo Leopardi (I° Piano), Lgo Duranti n. 5,
Struttura accessibile
La raccolta è costituta da circa 1300 esemplari di mammiferi caratteristici dell'Appennino marchigiano, uccelli dell'avifauna italiana
e pesci d'acqua dolce.
Montegallo
Museo della civiltà contadina (in fase di allestimento)
Fraz. Uscerno di Montegallo
Apertura prevista per il 2006.
Norcia
Circuito Museale Nursino
Il Circuito si compone di due strutture museali a breve distanza l’una dall’altra
all’interno della città:
Castellina - Museo Civico e Diocesiano - Collezione Massenzi - Mostra Archeologica
Permanente “Partire per l’aldilà’”, Piazza S. Benedetto 1
Mostra Archeologica Permanente – Criptoportico Romano di Porta Ascolana, Via Roma 36
Castellina
Residenza fortificata sede dei governatori apostolici, fu edificata per volontà del
Pontefice Giulio III per garantire allo Stato della Chiesa un maggiore controllo sul
Comune di Norcia che vantava un governo di tipo repubblicano. Del progetto fu incaricato
Iacopo Barozzi da Vignola che il 28 Agosto 1554 ne tracciò, sul posto, la pianta,
inglobante, al suo interno, il Palazzo del Podestà, quasi del tutto demolito, e la Pieve di
S. Maria Argentea, ricostruita poco oltre. Il fortilizio è quadrato con bastioni angolari
fortemente scarpati. Da piazza S. Benedetto, attraverso un elegante portale bugnato e un
controportale si accede ad un cortile porticato su cui si aprivano le cancellerie civile e
criminale, le scuderie, i quartieri della guarnigione e le carceri, mentre al piano superiore
trovava posto la residenza del governatore. Oggi la Castellina, oltre a varie mostre
temporanee, ospita il Museo Civico e Diocesano, la Collezione Massenzi e la Mostra
Archeologica “Partire per l’Aldilà”.
Museo Civico e Diocesiano
Il museo riunisce opere d’arte di provenienza locale (arredi sacri, affreschi, dipinti
su tela o tavola, sculture policrome lignee o in pietra, terracotte invetriate)
di proprietà ecclesiastica e comunale, databili tra XII e XVIII sec. Notevole la Croce
proveniente dalla frazione di Campi firmata da Petrus Pictor e datata 1212 o 1241
(l’iscrizione risulta poco leggibile) o la grande pala di Antonio da Faenza
(Madonna col Bambino e Santi Francescani, tempera su tavola, 1519) proveniente dall’ex Chiesa
dell’Annunziata. A Giovanni Dalmata si deve un gruppo di sculture in pietra
(Madonna col Bambino e i SS. Giovanni Battista ed Evangelista, 1469) che decoravano l’altare
della “Madonna della Palla” della Chiesa di S. Giovanni, mentre è attribuito a Luca della Robbia
il raffinato gruppo dell’Annunciazione, in terracotta invetriata, realizzato per la Chiesa
dell’Annunziata agli inizi del 1500.
Collezione Massenzi
La raccolta archeologica, tra le maggiori collezioni private dell’Umbria, è giunta a Norcia
grazie alla generosità del suo donatore, il Cavaliere Evelino Massenzi. Di rilevante importanza
storico-archeologico-artistica si segnala per la notevole omogeneità culturale e per la consistenza
del materiale che la compone: vasi etruschi e greci e in minima parte magno greci, per lo più di
VII-VI sec. a.C. ma anche di epoca classica ed ellenistica (V- I sec. a.C.) consentono di
ripercorrere la storia della ceramografia etrusca e greca dall’VIII sec. a.C. fino all’età romana.
Tra i materiali meritano menzione un anfora in bucchero di quasi un metro di altezza di produzione
chiusina, alcuni vasi attici a figure nere e rosse, uno skyphos (coppa profonda con due manici)
falisco e un cratere a colonnette di fabbrica volterrana con raffigurazioni di ambito dionisiaco.
Mostra Archeologica Permanente “Partire per l’aldilà’”
La Mostra rende fruibili al pubblico rilevanti materiali rinvenuti a partire dal 2001 nei pressi
di Norcia in tombe a fossa, cassone e a camera, databili tra IV e I sec. a.C. appartenenti a
numerose necropoli dislocate tutt’intorno alla città. In particolare si segnalano la tomba a
camera n. 50 rinvenuta in località Opaco, attribuibile ad una donna adulta sepolta alla fine del
I sec. a.C. con il suo ricco corredo vascolare e di oggetti di ornamento personale, adagiata su un
letto con decorazione plastica in osso di notevole fattura (cavalli alati, figure femminili a mezzo
busto) e la tomba a camera di Popoli appartenente a due inumati di sesso maschile e femminile, con un
letto funebre decorato con figure in terracotta rappresentanti la dea Ecate, puttini alati e immagini
di piangenti, allusive al viaggio del defunto verso l’aldilà.
Mostra Archeologica Permanente - Criptoportico Romano di Porta Ascolana
Dell’antico centro sabino sono esposti gli interessanti reperti portati alla luce in loc.
Campo Boario, relativi a un villaggio di capanne di IX-VIII sec. a.C e a una necropoli di VI-III sec.
a.C., una delle numerose importanti necropoli dislocate intorno alla città. Con la conquista romana
della sabina (290 a.C.) il municipio di Nursia riceve un assetto urbanistico elegante e monumentale
ancor oggi evidenziato dalla presenza di un criptoportico ubicato nell’area del foro della città
antica, visitabile all’interno della Mostra. Una scelta di 13 epigrafi funerarie ed onorarie,
insieme ad un cippo miliario iscritto, documentano ulteriormente la vitalità del centro urbano e del
suo interland tra la tarda repubblica e il tardo impero (I sec. a.C.-IV sec. d.C.), così come due
cippi con scene dionisiache di scuola neoattica, databili probabilmente in età augustea, destinati
al culto e attribuibili ad un edificio pubblico o privato di notevole ricchezza, da collocarsi nel
cuore della città romana.
Museo della Civiltà Contadina
Proprietà privata
Palazzo Cavalieri di Malta, Piazza S. Forti,
Struttura accessibile
Nel museo, situato all’interno di un antico palazzo, sono esposti oggetti e strumenti dell’attività
agricola e tessile.
Pievebovigliana
Museo Artistico-Archeologico “R. Campelli”
Piazza Vittorio Veneto 90
Struttura accessibile
Il museo ospita reperti archeologici del neolitico rinvenuti nel territorio, tele del XVI sec.,
arredi del XVII sec., e reperti in ceramica appartenenti all’età del ferro, tra cui numerose coppe e
un vaso in pasta vitrea di produzione punica (IV-II secolo a.C.).
Pieve Torina
Museo dell'Automobilina
Via S. Agostino 1,
Struttura accessibile.
Preci
Museo dell'Abbazia di Sant'Eutizio
Loc. Piedivalle
Proprietà ecclesiastica
Struttura accessibile
Il Museo conserva oggetti sacri appartenenti alle chiese della Valle Castoriana.
Vi sono esposti anche alcune riproduzioni dei codici miniati per mano degli amanuensi benedettini;
stupende riproduzioni dei ferri chirurgici utilizzati nella Scuola Chirurgica preciana.
San Ginesio
Museo e Pinacoteca "S.Gentili"
Sezione Antica: via R. Merelli 14, - non accessibile
Sezione Moderna: via Capocastello 35 - accessibile
Il museo comprende opere pittoriche che vanno dal XV° sec. al XVII° sec. e dipinti di Stefano Folchetti, Simone De Magistris e
Vincenzo Pagani. Di particolare interesse il Quadro della "Battaglia tra ginesini e fermani" del XV sec. Nella sezione archeologica
sono esposti reperti della civiltà picena, fibule, elmi, scudi, monili femminili, di epoca celtica ed etrusca.
La sezione moderna conserva opere di Servolini, Bartolini, Cantatore e alcune sculture di Patrizi, Pirrone, Lucchetti e Ricottini.
Adiacente al museo moderno ha sede l'Archivio Storico Comunale che vanta la presenza di manoscritti e circa 100 cinquecentine,
oltre a vario materiale pergamenaceo.
Museo storico del territorio di Pievebovigliana
Palazzo Comunale – P.zza V.Veneto, 90
Il museo è in fase di allestimento e verrà inaugurato alla fine del mese di maggio 2006.
Nel museo viene ricostruita la storia economica e sociale di Pievebovigliana nel corso dell’età
moderna e contemporanea, con particolare attenzione allo sviluppo dei centri abitati.
Trattandosi di un museo dedicato alla cultura materiale, ai mestieri ed alle attività produttive
del territorio, delle sezioni particolari saranno dedicate al laterizio, in quanto nel comune di
Pievebovigliana, Otto e Novecento, erano attive circa dieci fornaci: alla tessitura a mano,
svolta all’interno dei nuclei familiari contadini; alla distilleria Varnelli, che costituisce una
delle più importanti esperienze imprenditoriali dell’Alto Maceratese. La raccolta di xilografie
dell’artista Maria Cicciotti, già esposte al Museo Artistico-Archeologico “R.Campelli” saranno
valorizzate con un nuovo allestimento.
Ussita
Museo del Cardinale Gasparri
Civica residenza
Piazza 11 Febbraio, 5
Struttura accessibile
Visso
Museo diocesiano - Pinacoteca
Chiesa di Sant'Agostino, p.zza Martiri Vissani.
Si tratta di una raccolta di oggetti, di argenteria, quadri e statue
databili dal 1200 al 1700. Di rilievo alcune statue lignee, croci
astili in argento del XV e XVI secolo, oggetti sacri dal '300 al '700,
i dipinti di Orazio Gentileschi e gli affreschi staccati di Paolo
da Visso.
Museo della Pastorizia
Cupi - Visso
In ristrutturazione
Il Museo ha sede a Cupi, piccolo borgo a 14 km da Visso. Conserva
le testimonianze della vita e del lavoro dei pastori e le attrezzature
tradizionali. Un percorso fotografico ricostruisce le varie fasi della
lavorazione del latte e della lana.
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