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ARQUATA DEL TRONTO |
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Imponenti fortificazioni, possenti mura perimetrali, un mastio e una torre merlata che svetta incombente. Arquata del Tronto, antica statio romana, è un tipico esempio di architettura duecentesca dell'Appennino umbro-marchigiano. Una città fortezza compatta, austera e isolata, organizzata all'interno di mura fortificate con le porte di accesso dislocate attorno alle principali strutture del paese, come la chiesa, il palazzo nobiliare e la piazza. Una particolarità: Arquata del Tronto è l'unico Comune d'Europa il cui territorio è ricompreso all'interno di due Parchi Nazionali: dei Monti Sibillini a nord e del Gran Sasso e Monti della Laga a sud. |
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A Borgo, così denominato perché era l’abitato sottostante al castello, si trovano la chiesa di San Francesco (1) e un piccolo monastero (2) del XIII sec. All’interno l’Extractum ab originali della Sacra Sindone (1645), un crocifisso del 1400, un altare del 1600, e un dipinto del 1527, raffigurante una Madonna con Santi. Raggiunto il fosso della Camartina (3) si prosegue fino alla chiesa di San Salvatore (4), ricostruita nel 1931 sopra i ruderi dell’edificio originale del 1200. Successivamente s’incontra Porta Sant’Agata (5) dove anticamente si pagavano le gabelle. La Rocca (6) si compone di possenti mura da cui s’innalzano l’imponente mastio di 24 m. e una torre poligonale con merli guelfi. Suggestivo il panorama sul M. Vettore (7). Nella chiesa dell’Annunziata (8) si può ammirare un crocifisso del1200. Proseguendo verso la piazza, si giunge al Municipio (9) e alla torre civica (10), che sorregge una campana del ’400. |
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