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AMANDOLA |
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Amandola si trova alle pendici orientali dei Sibillini e dai suoi cinquecento metri d'altezza domina l'incantevole valle del Tenna. Comunque si scelga di raggiungerla, si attraversano terreni collinari dal profilo morbido e rassicurante. Questo borgo ricco di storia e di natura trae il suo nome dalla pianta del mandorlo che la leggenda vuole primeggiasse sulla sommità di Castel Leone, uno dei tre castelli che, insieme a Marrabbione e Agello, andarono a costituire nel 1248 il Comune. |
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In piazza Risorgimento si trova il Palazzo Municipale (1). La chiesa di S. Agostino (2) (sec. XIV) dalla facciata settecentesca e il portale gotico, ha un campanile di Mario Pietro Lombardo risalente al 1468, con bifore ogivali e cuspide ottagonale. La chiesa di S. Francesco (3) è in stile semigotico. All’interno un Cristo ligneo del tardo ’200. Accanto a questo, la cappella ospita un maestoso ciclo di affreschi della scuola umbro-marchigiana del ’400. Sulla sinistra della chiesa si trova l’accesso al chiostro di S. Francesco (4) che ospita il Museo Antropogeografico. Proseguendo, si raggiunge il teatro storico “La Fenice” (5). L’attiguo torrione del Podestà (6), del quattrocento, domina la piazza Umberto I° o piazza Alta (7), l’antica platea comunis, fulcro in passato della vita sociale e religiosa di Amandola. Splendido il belvedere (8) sul versante est dei Monti Sibillini. Nei pressi si può ammirare una casa quattrocentesca (9) con colombaia. La porta S. Giacomo (10), attraverso la quale si arriva a Piazza Risorgimento, si presenta con merli ghibellini a difesa piombante tra beccatelli e due stemmi del XV secolo. Proseguendo si giunge al convento di San Bernardino o convento dei Cappuccini (11), costruito nel 1540. |
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